Merendine o mele?

Mele al posto delle merendine. In Italia un bambino su 10 é obeso. Lo conferma il rapporto presentato ieri al Ministero della Salute. In Austria non é che non ci siano problemi di obesità, ma l’attenzione per l’alimentazione nel mondo infantile é massima.All’asilo e alle scuole elementari gli zuccheri sono banditi. Le merende sono spesso offerte dalla scuola e sono rigorosamente prive di zuccheri: pane nero con burro, cetrioli, carote, mele e frutta di stagione. Qualche volta pane e formaggio.

Quando la merenda la portano i bambini viene raccomandato di portare solo spuntini „gesund“, cioé sani. E quindi ogni mattina io preparo a mia figlia fettine di cetrioli, stricioline di peperoni, corn flakes (rigorosamente non zuccherati) o fette di mela. Non é stato facile abituarsi a questo sistema (e le nonne ancora strabuzzano gli occhi quando vedono queste merende). In Italia la merendina é un’istituzione. Siamo tutti cresciuti con le merendine. E quando sei anni fa andavo a fare la spesa nei supermercati locali per le prime volte e non le trovavo da nessuna parte mi sentivo un po‘ spaesata. Poi ho imparato!

Ho iniziato a frequentare i parchi

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, e a vedere un numero impressionante di bambini (e adulti) che mangiavano mele. La mela é la merenda austriaca. Spesso mangiata intera, e nemmeno lavata, né tantomeno sbucciata. Qualcuno aveva box con frutta o verdura mista, e in qualche rarissimo caso pane. Nero. Il pane bianco ai bambini non si dà! Qualcuno, e per un periodo l’ho fatto anch’io, dava ai bambini le palline di miglio! Le avevamo provate a casa di amici austriaci e ai bambini piacevano. Ho provato a colonizzare l’Italia regalando sacchetti di palline di miglio ad amici e parenti. Con risultati deludenti! „Il miglio qui si dà agli uccellini“ ha sentenziato mia madre!

Comunque, miglio a parte, mi sono adeguata alle abitudini alimentari locali. O almeno a quelle che reputo sane.

Ho imparato sulla mia pelle! Ricordo ancora con orrore il giorno in cui, per la fretta, sono andata a prendere la mia bimba all’asilo portando in borsa acluni biscotti ripieni di cioccolato! Alla fermata del tram lei mi dice che ha fame ed io (lo so, inorridisco ora) prendo dalla borsa un biscotto e glielo offro. Vicino a noi c’era un bambino con il suo papá. La creatura guarda mia figlia con sguardo innamorato (non di lei, del biscotto) e io, da mamma, non posso non cogliere il messaggio (Anch’io!!!!). Mi rivolgo al papá chiedendo se posso offrire un biscotto a sui figlio. E lí, la botta. L’uomo mi guarda con sguardo truce e sentenzia: „Nein danke, zu viele Schokolade!“. Cioé,

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no grazie, troppo cioccolato. E con quella risposta mette a dura prova la mia autorità genitoriale e la mia „italianità“. Il bambino nel frattempo aveva la bava alla bocca e i lucciconi agli occhi, mentre mia figlia sgranocchiava allegramente il suo insano ma dolcissimo biscotto!

Oggi non esco più di casa senza una mela in borsa! Possibilmente biologica!

Ironia a parte trovo molto più sana la merenda austriaca, anche se a volte occorrerebbe un po‘ di elasticità mentale!

Commenti

  1. sara

    Cara Paola,
    condivido pienamente questa filosofia della merenda sana.
    durante l’intervallo ,vedo spesso ragazzi con merende imbarazzanti,pinze grondanti olio, ripiene di salame e maionese o semplicemente bambini con l’euro in mano per andare alle macchinette dove compreranno sacchetti di patatine o biscotti ripieni.
    Ben venga una buona mela o altro frutto
    saluti

    1. Autore
      del Post
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      Vero tesoro!
      Solo che poi arrivano al Gymnasium e fanno quello che vogliono. Anche qui possono comprare le merendine… ma almeno alle elementari cercano i educarli…
      Che schock la ripresa oggi… AIuto!
      Buona ripresa bella! A presto

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